Mercoledì 24 novembre sarà il giorno del grande fermo nazionale del servizio taxi. Lo sciopero dei tassisti, proclamato dai sindacati contro le “liberalizzazioni”, durerà dalla 8 alle 22. Lo conferma il sito del ministero delle Infrastrutture e i trasporti dedicato a segnalate del manifestazioni di questo genere.
La nuova norma del Ddl concorrenza
Ai tassisti non va proprio già la nuova norma del Ddl concorrenza. Il disegno di legge contiene alcune deleghe al governo per la disciplina di determinati settori. Tra queste c’è quella sul “riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea”.
Di fatto l’esecutivo, a sei mesi dall’entrata in vigore della legge sulla concorrenza, adotterà un decreto legislativo che, tra le varie, garantisce la “promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati”.
In pratica il governo apre alla concorrenza per dare una maggiore possibilità di scelta agli utenti con regole più stringenti per i servizi di taxi ed Ncc, quali ad esempio Uber.
Cosa prevede il Ddl concorrenza
Dunque taxi sul piede di guerra contro il Ddl Concorrenza. Che cosa prevede?
- ridefinire la disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea, anche al fine di adeguare l’assetto regolatorio alle innovative forme di mobilità;
- incentivare l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale mediante procedure di evidenza pubblica;
- devolvere a procedure conciliative gestite dall’Autorità dei trasporti la definizione di controversie tra operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e utenti o consumatori;
- rafforzare i controlli in sede di costituzione di nuove società in house da parte delle amministrazioni pubbliche.