Una riproduzione della Statua Della Libertà con il viso di Vladimir Putin è apparsa a Milano.
Ecco quali sono le motivazioni dietro questa opera di denuncia sociale.
Perché c’è una statua di Putin che imita la Statua Della Libertà a Milano?
In Largo La Foppa, a pochi passi da Moscova, è apparsa una Statua Della Libertà alta 2,50 metri.
A distanza, il primo elemento che salta all’occhio è la dominante del fucsia, che permette all’opera di risaltare nel contesto urbano.
Ad uno sguardo più ravvicinato, però, un secondo dettaglio ruba il ruolo di protagonista.
Il celebre viso della Dea Ragione ha le sembianze del presidente russo Vladimir Putin.
La mano, invece, non impugna più la fiaccola simbolo di libertà, ma una pistola.
Dopo poche ore, la paternità dell’installazione è stata rivendicata dall’artista della Pop Art Dicò, che ha colto l’occasione per spiegarne il significato.
La Statua con il volto di Putin e l’attacco di Decò
L’artista Decò ha utilizzato questa opera per denunciare la strumentalizzazione del concetto di libertà da parte di diversi paesi del mondo.
In particolare, l’opera punta il dito verso la Russia, che nell’ultimo anno ha commesso atrocità e violenze inimmaginabili, nel nome della libertà.
L’opera vuole quindi sottolineare il distorto legame che esiste tra libertà ed oppressione, che spesso vengono posizionati dallo stesso lato.
La denuncia viene poi rafforzata dalla tavola che essa tiene in mano, su cui sono scritte le parole “It always seems impossible until it’s done. Freedom is not a gun”, ovvero “Sembra sempre una cosa impossibile, finchè non avviene. la libertà non sta in una pistola”
Il riferimento è ad uno dei discorsi più famosi di Nelson Mandela, una tra le figure politiche di maggior spicco nella lotta contro la guerra e la sottomissione.