Uno studente di Seul ha mangiato la famosa banana di Maurizio Cattelan come segno di protesta contro la ribellione dell’artista.
Lo studente ha dichiarato che il motivo del gesto non fosse una presa di posizione nei confronti del mondo dell’arte, ma un semplice modo per fare colazione.

Perché lo studente ha mangiato la banana di Cattelan?

La dichiarazione rilasciata dallo studente per spiegare il suo gesto sembra essere una provocazione che pone al centro la natura effimera e anti-tecnica dell’arte contemporanea.

L’opera dell’artista milanese è esposta in questi giorni al Leeum, il Museo d’Arte Samsung che si trova a Seul, capitale della Corea del Sud.
Il giovane, che si chiama Noh Huyn-soo, ha chiesto ad un amico di filmare il gesto e ha dichiarato alla televisione coreana che per lui l’opera di Cattelan rappresenta la ribellione e il suo gesto può essere visto come “una ribellione contro la ribellione”.

La reazione dell’artista

Non è la prima volta che la banana di Cattelan viene mangiata: lo aveva già fatto l’artista David Datuna che, nel 2019, aveva usato l’opera per creare a sua volta una performance artistica.
Cattelan non ha nessun problema con il fatto che la sua opera venga mangiata, per lui quello che conta è l’idea e, al contrario, apprezza l’interazione spontanea con la sua installazione.

Dopo il gesto del ragazzo la banana è stata prontamente sostituita dal personale del museo, ma, dato il naturale deperimento dell’opera, in realtà, la banana viene spesso scambiata con un frutto più fresco.

La banana di Cattelan ha ispirato il gesto dello studente, ma da sempre l’opera è stata oggetto di dibattiti sul mondo dell’arte e sulla figura dell’artista nel mondo contemporaneo.

Amici di Cool in Milan, se anche voi amate le provocazioni di Cattelan, nell’attesa che la sua opera torni in patria, potete visitare la sua iconica installazione L.O.V.E. a Piazza Affari.

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