Avete mai provato la carne 3D?
Noi sì e l’abbiamo assaggiata nel primissimo bistrot a Milano che propone questo piatto creati con una speciale stampante alimentare.
Naturalmente, stiamo parlando di Rosebymary, che per l’occasione ci ha fatto assaggiare hamburger e tagliata realizzati interamente con questa tecnica!
Prima di raccontarvi la nostra esperienza però, cerchiamo di capire in cosa consiste la carne 3D e perché viene prodotta.
Cos’è la carne 3D e perché Rosebymary la promuove
La Redefine Meat (o carne 3D) viene creata usando una stampante 3D nella quale viene inserito un “inchiostro” a base di proteine vegetali, oltre ad aromi e coloranti naturali, per ottenere un prodotto che tende ad avere la medesima forma e sapore di una bistecca o di un filetto.
Quali sono i vantaggi?
- La carne 3D permette di ridurre il nostro impatto ambientale, combattendo gli allevamenti intensivi senza rinunciare al gusto della carne
- Promuove la riduzione degli sprechi alimentari contribuendo a recuperare sottoprodotti della trasformazione agroalimentare
- Questa carne è prodotta con ingredienti vegetali che possono variare a seconda della tipologia di carne riprodotta, permettendo una personalizzazione dei cibi in base alle esigenze dei singoli consumatori, adattandoli allo stato di salute.
Abbiamo provato la carne 3D da Rosebymary Milano
Ora veniamo alla parte culinaria di questo articolo: la carne 3D è buona e (soprattutto) si sente la differenza con quella “tradizionale”?
Per rispondere a questa domanda abbiamo messo alla prova il bistrot vegano Rosebymary (zona San Babila), che ci ha fatto assaggiare due tipi di piatti con carne 3D, che potrete mangiare anche voi.
Innanzitutto gli hamburger, classico piatto di carne amato in tutta Milano, qui proposti in versione mini con 3 format diversi.
Per noi prova assolutamente superata, sapore e consistenza erano identici.
Però, per fare i sospettosi, abbiamo deciso di testare il bistrot vegano ancora di più, perché mischiato con altri sapori magari era difficile capire la differenza tra un hamburger normale e la versione 3D.
Quindi siamo passati alla tagliata, un cult per chi ama la carne: salse a parte, e anche qui test superato: la carne di aspetto e sapore era identica a quella “tradizionale”, senza contare i benefici elencati sopra!
Verdetto finale rivolto a voi che ci leggete: carnivori incalliti e non, provatela almeno una volta e non partite prevenuti.
Vedetela in questo modo: assaggiare la carne 3D non vuol dire sostituire la vostra dieta, ma provare una ricetta nuova che con il tempo (e in questo caso con l’evoluzione tecnologica) potrebbe essere integrata alla vostra quotidianità.
Se volete provarla, scrivete al profilo ufficiale di Rosebymary.
Ps: se ve la siete persa, ecco qui la challenge pollo vegano vs normale.
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